Svolta storica in casa Inter: Moratti
verso l'addio, a Suning il 60% del club

Svolta storica in casa Inter: Moratti verso l'addio, a Suning il 60% del club

di Alessio Agnelli
Ribaltone-Inter: al Suning la maggioranza del club entro la fine di giugno.

Non soltanto il 20% delle quote, che sono state oggetto di discussione iniziale fra Thohir e il proprietario del colosso dell’elettronica, Zhang Jindong, prima dell’accelerata di 10 giorni fa a Nanchino, con cambio di rotta (e di offerta) annesso. Perché, nel prossimo mese, il Suning Commerce Group potrebbe fare il suo ingresso nell’Inter da padrone, rilevando il pacchetto di maggioranza della società di corso Vittorio Emanuele dalle mani di Thohir&Moratti e dando il via alla seconda svolta epocale in 3 anni.

La proposta, avanzata da SCG ai dirigenti nerazzurri nella missione cinese, è, infatti, di quelle irrinunciabili: circa 700 milioni di euro, debiti inclusi, ossia il doppio della valutazione del club (360 milioni) al momento dell’ingresso di ET nel novembre del 2013, per il 60 o il 70% delle azioni dell’Inter. Tanto che il closing sarebbe ad un passo e con il doppio placet del tycoon indonesiano e di Massimo Moratti, entrambi pronti al passo indietro e alle firme sui contratti per interessi personali e societari. «Se cedo le mie quote? Non è stata presa alcuna decisione. Vedremo a seconda di condizioni, tempo e concretezza».

L’ex patron cederebbe al gruppo di Nanchino tutte le sue quote (pari al 29,45%) lasciando la società di famiglia dopo 20 anni. Ancora in via di definizione invece gli accordi tra il Suning Commerce Group e Thohir, per l’acquisizione da parte del gruppo di Nanchino del 30 o del 40% delle azioni detenute dall’indonesiano. Ma nulla che possa inficiare il buon esito di una trattativa in fase avanzatissima e già agli ultimi dettagli. Insomma, Moratti out, ET in minoranza con il restante 30/40% in suo possesso e il colosso dell’elettronica di Zhang Jindong al comando della società.

Più che probabile, poi, da parte dei cinesi, anche la conferma di Thohir alla presidenza, come espressamente richiesto in sede di trattativa e in segno di riconoscimento al lavoro svolto negli ultimi 3 anni. Jindong, fondatore e maggiore azionista di SCG, nutre infatti profonda stima per il tycoon e non sembra intenzionato a rinunciarvi, almeno per ora. Da valutare invece l’impatto dei nuovi cambiamenti societari sul mercato dell’Inter. In base agli accordi presi con l’Uefa e ai paletti del Financial Fair Play, non si potrà infatti sgarrare più di tanto e l’autofinanziamento (vendere per acquistare) sarà comunque la regola per Ausilio, anche se con qualche margine di manovra in più per le operazioni in entrata e per la felicità del Mancio, confermato in sella anche da Jindong.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Giugno 2016, 07:45

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