Inter, da oggi inizia l'era cinese:
ratificata la cessione a Suning

Inter, da oggi inizia l'era cinese: ratificata la cessione a Suning

di Alessio Agnelli
Gli Zhang in Italia, per la ratifica del passaggio di proprietà e l'inizio della nuova era. Dopo gli accordi di Nanchino di inizio mese, solo una semplice formalità, da espletare nell'attesissima Assemblea dei Soci di stamattina alle 9, nella sala conferenze dell'Hotel Palazzo Parigi di Milano, ma, da oggi, la nuova Inter made in China avrà anche i crismi dell'ufficialità. 

Al cospetto dei piccoli azionisti si procederà infatti alla verbalizzazione dell'avvenuta cessione del 68,55% delle quote nerazzurre da Erick Thohir a Suning Holdings Group, punto uno, e, quindi, all'annuncio dei componenti del nuovo consiglio d'amministrazione, che, dalle ultime indiscrezioni, passerà da 8 a 9 membri, con 3 esponenti della vecchia' guardia (ET, Soetedjo e Volpi, in rappresentanza del 31,05% in possesso dell'indonesiano), il ceo Michael Bolingbroke, che conserverà il suo posto nel board, e 5 del gruppo di Nanchino. Quello più influente, nei piani di Zhang Jindong, sarà il figlio Steven, sbarcato ieri a Malpensa con il padre per l'Assemblea d'insediamento e in odore di trasferimento a Milano per i primi mesi del nuovo corso (posto assicurato nel Cda anche per Jun Ren e Yang Yang). Ma Suning va di fretta e la dimostrazione è l'incontro di ieri mattina, in Lega Calcio, fra Zhang Jindong (accompagnato da Thohir, Bolingbroke, Gardini e Jun Ren) e il numero 1 di via Rosellini, Maurizio Beretta. 

«E' stato un incontro cordiale, interessante e produttivo- ha sottolineato il presidente della Lega -. Ci hanno spiegato il respiro del loro progetto e la potenzialità della loro rete distributiva in tutto il far east, dalla Cina ad Hong Kong, fino a Macao. Un know how che sarà importantissimo in termini di sviluppo del marketing e dei diritti televisivi sia per la società Inter che per tutta la Serie A». Nessuna battuta, invece, dal tycoon di Nanchino, che, in giornata (o domani, al più tardi), dovrebbe anche vedersi con Mancini per discutere di mercato. Noti gli obiettivi dello jesino: uno tra Berardi e Candreva per gli esterni d'attacco e Yaya Touré per il centrocampo. Ma, per l'ivoriano, a frenare questa volta è l'agente, Dimitri Seluk. «L'Inter è un grandissimo club e Mancini è un grande allenatore, ma c'è ancora da attendere - ha sottolineato a fcinternews.it-. Cosa blocca il suo arrivo? Due cose, sostanzialmente. Il City, che ha intenzione di trattenerlo anche per la prossima stagione, e la società nerazzurra, che ha dei vincoli legati al Financial Fair Play».
Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Giugno 2016, 10:51

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