Inter, Spalletti: «Siamo pronti e preparati per affrontare il Napoli»

Spalletti: «Siamo pronti e preparati per affrontare il Napoli»

di Salvatore Riggio
Una sfida scudetto che nessuno si sarebbe mai immaginato. «Se siamo qui è perché abbiamo studiato molto. Il Napoli è uno spot per il calcio. Sarri? Se avesse continuato a lavorare in banca, sarebbe ministro dell’economia», in sintesi il pensiero di Luciano Spalletti alla vigilia della gara del San Paolo.

Inter. «Se è un esame? I miei giocatori ne hanno già fatti di esami. Se siamo a questo punto, significa che abbiamo studiato molto e siamo pronti e preparati per questo ulteriore confronto. Non sarà facile perché le motivazioni sono tante».

Fortuna. «Ho sicuramente il vento a favore perché ho fatto un bel percorso, ho forse più fortuna di quanto si è visto finora».

Dichiarazioni Moratti. «Ha detto giusto, ha parlato di sogno, illusione, lui ha vissuto quei periodi e usa il momento che ha vissuto. Ci ha fatto piacere vederlo nello spogliatoio a fine partita con i colossi di calciatori che erano con lui, con Tronchetti e i dirigenti contenti. Ci ha dato spinta».

Atteggiamento. «Il Napoli è uno spot per il calcio, una squadra forte, sono dove avevano programmato di essere, non concedono nulla a nessuno. Devi andare a sfidarlo, se ti metti a fare calcoli non vai da nessuna parte. Il pallone è uno solo, se ce l’hanno gli altri è un problema. Sarà difficile limitarli. Meritano i consensi che stanno avendo. Se Sarri avesse continuato a lavorare in banca, ora sarebbe ministro dell’economia. Fa qualcosa di eccezionale, ti fa fare gli straordinari anche in allenamento».

Partita. «Se vogliamo restare in cima dobbiamo essere solo bravi, non ci sono scorciatoie o mosse particolari. Devi andare a sfidarli convinto che puoi avere la meglio in molte fasi di gioco. Non possiamo più tirarci indietro, loro sono talmente bravi che devi andare a creare più di un problema, non puoi pensare di sfruttare una sola situazione a favore e noi abbiamo le qualità per creargli problemi».

Inter. «A questi calciatori posso raccontare poche cose, basti vedere l’atteggiamento dopo il 2-2 nel derby, ti fa capire cosa hanno nella testa e nel cuore. Vogliono imbottire la squadra di interismo, hanno avuto la determinazione nei momenti in cui hanno dovuto dimostrare le loro intenzioni, parlo del secondo pareggio. Questi sono calciatori professionisti e sanno qual è l'atteggiamento giusto per vincere».

Derby. «Sono prestazioni che lasciano qualcosa. C’è stato il momento in cui abbiamo sofferto e abbiamo difeso, in cui è stato bravo Handanovic, ma sempre con ordine. Qualcosa abbiamo concesso ma fa parte della nostra disponibilità a subire quelle situazioni che in altre partite non abbiamo concesso. A livello generale resta una partita di grande livello».

Classifica. «Se è un caso che Napoli e Inter siano in testa? No. L’Inter ha lavorato bene per le scelte che ha fatto. Il Napoli lavora da 3 anni sullo stesso progetto. In generale, per vincere lo scudetto bisogna arrivare davanti alla Juventus».

Milan. «Mi fido di Montella. È uno che sa parlare di calcio e se dice che ha le qualità per rientrare nel giro, io ci credo».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Ottobre 2017, 15:21

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