Inter, Pioli: "La squadra ora parli coi fatti, dobbiamo andare in Europa League"
di Alessio Agnelli
Attualmente, il primo competitor è il Milan, due punti più su e in possesso dell'ultimo visto disponibile per l'Europa League. Ma Pioli mette nel mirino anche Atalanta e Lazio. «Abbiamo 5 punti di svantaggio dai biancocelesti, al 4° posto, con la possibilità di giocare lo scontro diretto - ha sottolineato -. Non sarà facile a Firenze, affronteremo un avversario che gioca ed è allenato molto bene e che ha fermato tutte le grandi in casa. Uscire con i 3 punti dal Franchi sarebbe importante».
Oltre che una risposta sul campo «al calo psicofisico che c'è stato nelle ultime partite. Al di là dei fattori tattici contro Samp, Crotone e Milan ci è mancata la concentrazione per tutti i 95 minuti - ha ammesso l'emiliano - e sono errori che si pagano. Che spiegazione mi sono dato? Non mi piace pensare troppo avanti o al passato. Abbiamo ancora 6 partite per centrare l'obiettivo. Ora dobbiamo parlare coi fatti». E senza altri black out, anche se «non accetto le accuse di poco impegno. I miei giocatori sono professionisti, consapevoli e attenti a dare sempre il massimo. Abbiamo avuto un calo, questo sì, ma i bilanci si fanno alla fine».
A chiudere, il discorso-formazione, con la conferma in blocco dell'11 anti-Milan. «Sicuramente non stravolgerò la squadra. Credo che abbiamo raggiunto degli equilibri e che sia giusto continuare così».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Aprile 2017, 09:40
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