Inter, Pioli: "La squadra ora parli coi fatti, dobbiamo andare in Europa League"

Inter, Pioli: "La squadra ora parli coi fatti, dobbiamo andare in Europa League"

di Alessio Agnelli
«L'Europa League? Deve essere il nostro unico obiettivo da qui alla fine». Dopo un mese horribilis, Stefano Pioli e la sua Inter, domani sera, saranno di scena al Franchi in una sfida ad alto rischio, ma fondamentale per le residue chances d'Europa di Icardi e compagni. E l'imperativo del tecnico emiliano è sempre il solito: fare tabula rasa «degli errori commessi nelle ultime partite, e in particolare nella gestione del pallone e sulle palle inattive e dimostrare che possiamo far bene contro la Fiorentina e in questo finale di stagione - ha proseguito il 51enne di Parma nella conferenza dell'antivigilia -. Noi dobbiamo pensare solo a schierare la formazione migliore in questo momento per tornare alla vittoria e finire il campionato con risultati positivi».

Attualmente, il primo competitor è il Milan, due punti più su e in possesso dell'ultimo visto disponibile per l'Europa League. Ma Pioli mette nel mirino anche Atalanta e Lazio. «Abbiamo 5 punti di svantaggio dai biancocelesti, al 4° posto, con la possibilità di giocare lo scontro diretto - ha sottolineato -. Non sarà facile a Firenze, affronteremo un avversario che gioca ed è allenato molto bene e che ha fermato tutte le grandi in casa. Uscire con i 3 punti dal Franchi sarebbe importante». 

Oltre che una risposta sul campo «al calo psicofisico che c'è stato nelle ultime partite. Al di là dei fattori tattici contro Samp, Crotone e Milan ci è mancata la concentrazione per tutti i 95 minuti - ha ammesso l'emiliano - e sono errori che si pagano. Che spiegazione mi sono dato? Non mi piace pensare troppo avanti o al passato. Abbiamo ancora 6 partite per centrare l'obiettivo. Ora dobbiamo parlare coi fatti». E senza altri black out, anche se «non accetto le accuse di poco impegno. I miei giocatori sono professionisti, consapevoli e attenti a dare sempre il massimo. Abbiamo avuto un calo, questo sì, ma i bilanci si fanno alla fine». 

A chiudere, il discorso-formazione, con la conferma in blocco dell'11 anti-Milan. «Sicuramente non stravolgerò la squadra. Credo che abbiamo raggiunto degli equilibri e che sia giusto continuare così».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Aprile 2017, 09:40

© RIPRODUZIONE RISERVATA