Inter, che scivolone in casa contro il Torino:
Moretti segna e gela San Siro al 93'

Inter, che scivolone in casa contro il Torino: ​Moretti segna e gela San Siro al 93'
MILANO - Sorriso amaro per Thohir in tribuna, al suo fianco resta impietrito Massimo Moratti: Emiliano Moretti, a dieci secondi dalla fine, al termine del quarto minuto di recupero, compie l'impresa e segna il gol che regala la vittoria al Torino, ridimensionando i sogni di gloria dell'Inter.

Si allontana il traguardo della Champions per i nerazzurri che non riescono a giocare un calcio brioso, poca fantasia, tanta prevedibilità, quasi nessun pericolo in avanti. L'Inter di oggi e' da dimenticare ma forse la sconfitta e' una punizione troppo severa e in parte sa di beffa. La partita sembrava infatti ormai destinata a un pari a reti inviolate. Il primo tempo e' soporifero, il secondo e' più vivace con un Torino che inizia a credere nel colpaccio.



L'Inter svetta nel possesso palla ma mostra un grave impaccio negli ultimi venti metri. Cosi' la squadra di Ventura porta via da San Siro i tre punti. Una vittoria che non arrivava dal 14 febbraio 1988, ben ventisette anni fa. L'Inter resta indietro nella classifica, otto punti la separano da Sampdoria e Napoli (che gioca domani in casa contro il Genoa) e dal terzo posto. Il Torino va a 25, solo a un punto dalle milanesi che restano appaiate a 26 punti. Una strana coincidenza che fotografa il momento drammatico che vivono le due grandi rivali, Milan e Inter. Rispetto ai rossoneri, i nerazzurri sono più tranquilli e affidano a Mancini la loro riscossa e il loro restyling. Tuttavia, non e' un processo immediato: ci vorrà tempo per avere continuità di gioco e di risultati.



Un'operazione tutt'altro che semplice, nonostante il mercato sia stato positivo e probabilmente non e' ancora concluso. Serve pazienza e lasciare che i nuovi, Shaqiri e Podolski, trovino condizione e si inseriscano nei meccanismi della squadra. La Champions rischia di essere una chimera e tuttavia resta la promessa di Mancini: l'Inter ci proverà fino alla fine. Il girone di ritorno e' appena iniziato, non e' detta l'ultima parola.



La partita non e' stata ne' brillante, ne' divertente: l'Inter e' apparsa timida e molle. Il primo tempo davvero noioso con poche occasioni. Il Torino si difende bene ma i nerazzurri non inventano niente. Al 4', Handanovic esce di piede su Martinez, all'8' ecco Farnerud avanzare a sinistra con l'Inter che si fa viva con una conclusione di Guarin. Podolski e Palacio cercano la combinazione vincente ma sono ancora i granata, con Martinez, a far rabbrividire San Siro. Poco dopo la mezz'ora, Kovacic serve Palacio anticipato perfettamente da Maksimovic.



Il numero dieci nerazzurro subito dopo sbaglia il tiro. Il Torino risponde con Darmian mentre Icardi non approfitta di un bel cross di D'Ambrosio. Padelli e Maximovic combinano quasi un pasticcio ma Podolski grazia il Toro. Il primo tempo si chiude con i granata in attacco: Quagliarella e Martinez non sfruttano un bel cross rasoterra di Benassi. Al 44' si fa male Andreolli, all'11' del secondo tempo ko anche D'Ambrosio. Mancini corre ai ripari ma la partita non cambia volto.



L'Inter fa tanto possesso ma l'attacco non punge. Icardi e' fuori dal gioco, Podolski ci prova, Palacio e' volenteroso come sempre ma e' a disagio come esterno, Kovacic va a corrente alternata. I magnifici quattro non sono in giornata e il gioco non trova alcun varco. Cresce invece il Torino, più vivace con Benassi ispirato nel costruire azioni e a stento contenuto da Obi. Podoslki - al 6' - da posizione difficile e angolata cerca un gol impossibile. Il Torino prova a sorprendere gli avversari con Molinaro, Martinez e Farnerud.



Ventura da' spazio a Maxi Lopez: il giocatore e' in forma e la partita pende in favore degli ospiti. Proprio lui serve Quagliarella, il tiro e' deviato in corner. Darmian impegna Handanovic, subito dopo e' il turno di Molinaro. L'Inter cerca di svegliarsi e costruisce una bella azione al 28': Icardi offre a Palacio che mette al centro per Shaqiri che non arriva in tempo. Guarin prova il colpo balistico ma va fuori misura, anche Obi cerca la soluzione personale: tutti tentativi non troppo convincenti, frutto di una manovra lenta e banale, spesso fatta di una involuta rete di passaggi orizzontali. Nessuno salta l'uomo, scarsi i movimenti senza palla, poche le emozioni. Ultimi palpiti nerazzurri con Shaqiri che cerca Palacio e il Torino che continua ad attaccare con Quagliarella.



Il pubblico si allontana. Quattro i minuti di recupero. Gli spalti si svuotano quando accade l'impossibile: corner di El Kaddouri, Maxi Lopez anticipa di testa Icardi, la palla arriva a Moretti che, tutto solo nell'area piccola, deve solo spingerla in rete. Gelo a San Siro. Esulta il Torino, incredula l'Inter. Mancano dieci secondi alla fine quando si consuma la beffa. Mancini e' freddo nell'analizzare una partita da dimenticare: in avanti sono mancati coraggio, aggressività e cinismo. Icardi deve maturare e imparare a giocare con la squadra. Non e' ancora la sua Inter. L'entusiasmo mostrato da Thohir prima della partita si spegne: la Champions non e' dietro l'angolo.
Ultimo aggiornamento: Domenica 25 Gennaio 2015, 18:51

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