«I nuovi acquisti sono stati tutti azzeccati, abbiamo ampi margini di miglioramento e fatto dei passi in avanti, anche se siamo solo all’inizio e dobbiamo fare attenzione, perché se non sei pronto qualcuno ti supera e ti ritrovi con i difetti di prima. Ma le sensazioni sono positive». Il segreto è «pensare una partita alla volta», focalizzandosi sempre sulla più vicina. Nell’immediato, il derby di domenica sera con il Milan, «una gara che si prepara da sola e che è un piacere giocare - ha proseguito Handanovic -. Fosse per me, giocherei sempre gare così, anche se difficili. Quando il Meazza è pieno senti i brividi, l’adrenalina... Il Milan? Ha tanti giocatori forti, ma non ne temo uno in particolare. Speriamo che a fare la differenza sia tutta l’Inter». Poi avanti con «Napoli e Samp dopo il derby. Bisogna sempre giocare due volte con tutti e tutte le gare valgono 3 punti. Cambia poco contro chi giochi, cambia solo se non vinci».
Quindi, concentrazione al top e grande attenzione in difesa, la migliore finora nella massima serie anche grazie a Skriniar, «un ragazzo semplice, che sembra timido ma non lo è.
Basta guardarlo in tv è forte e diventerà ancora più forte - ha chiosato lo sloveno -. Ma penso sia merito di tutta la squadra, che deve dare il suo contributo, e del mister, con cui si difende in maniera diversa». Chiusura sull’imminente rinnovo di contratto (dal 2019 al 2021, quando compirà 37 anni) con l’Inter, di fatto un matrimonio a vita. «Può essere un’opzione - ha concluso Samir Handanovic -. Non mi pongo mai limiti e in futuro non si sa mai cosa possa accadere. Di sicuro voglio giocare fino a quarant’anni, dove e come si vedrà»
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Ottobre 2017, 23:30
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