Giovane e spregiudicato, il Milan di Montella è già meglio di quello di Allegri

Giovane e spregiudicato, il Milan di Montella è già meglio di quello di Allegri

di Luca Uccello
Solo il Milan di Fabio Capello (per il momento) è riuscito a fare meglio di Vincenzo Montella. Stagione 1995-96 e il Diavolo partì veloce con 20 punti in 9 giornate, terminando la stagione al comando della classifica, conquistando il secondo scudetto nell’era dei tre punti.

Nessuno s’illuda, sia chiaro, ma questa squadra di “giovani balordi” (battuta la Juve conb la seconda prodezza di LOcatelli in stagione) sta facendo meglio della squadra di Max Allegri che totalizzò 17 punti nello stesso arco di tempo. Coincidenza curiosa, alla nona giornata a San Siro si presentò proprio la Juventus di Conte, che si impose però per 2-1. Un Milan diverso, che non aveva certamente l’età media di oggi, che non aveva Gianluigi Donnarumma tra i pali e il “predestinato” (così l’ha chiamato Montella che l’ha anche paragonato ad Albertini) Manuel Locatelli, osservato speciale anche dal ct Giampiero Ventura seduto in tribuna.

Due giovani che per scelta (il primo) e per caso (il secondo, lanciato titolare per una serie di infortuni…) stanno trascinando il Milan dove nessuno s’immaginava potesse essere oggi: alle spalle dei campioni d’Italia. «Il nostro campionato comincia adesso», assicura Montella pronto per una nuova battaglia (domani sera a Marassi col Genoa), ma non parlategli di scudetto. E’ ancora troppo presto per poter pronunciare questa magica parola che potrebbe spaventare i suoi ragazzi. Ma certe «emozioni restano impresse nella mente: ho fatto gol al portiere più forte del mondo», ha scritto Locatelli ancora una volta in lacrime, ancora una volta senza parole per descrivere una nuova, grande prodezza. Certamente «passo dopo passo, andando avanti così, che serata indimenticabile» (scrive Donnarumma), questo Milan può togliersi delle soddisfazioni, prima del previsto.

In Casa Milan Adriano Galliani si sfrega le mani, pur senza i benefici del suo mercatino estivo, i frutti delle estati precedenti gli stanno dando ragione. Tanti gioiellini costruiti in famiglia che da qui a poco potrebbero valere cifre con tanti zeri. Ma da novembre in avanti saranno i cinesi a prendere le decisioni sul mercato, non più lui. E chi prenderà invece prima il pallone d’oro tra Donnarumma e Locatelli? Risponde con un sorriso “papà” Montella: «Gliene regalo uno io a entrambi...».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Ottobre 2016, 09:27