La Juve domina ma crolla in extremis: il Genoa
vince col gol di Antonini al 94' -Pagelle/Foto

La Juve domina ma crolla in extremis: il Genoa vince col gol di Antonini al 94' -Pagelle

di Timothy Ormezzano
TORINO - La Juve crolla all'ultimo istante e si fa agganciare dalla Roma in vetta alla classifica. Lo scorso marzo, a Marassi contro il Genoa, fu decisiva una punizione last minute di Pirlo. Ieri il gol partita a 10 secondi dal gong è stato confezionato da due vecchie conoscenze di Allegri: assist di Matri e gol di Antonini, l'angelo del fango di Marassi la cui moglie festeggiò con un tweet l'esonero del tecnico livornese dal Milan.



La Juve ha collezionato pali (due) e corner (13-1), ma neanche l'ombra di un punto: un fatto che in campionato non si verificava da sette mesi (30 marzo, Napoli-Juve 2-0). «Siamo stati penalizzati da un campo impresentabile nel 2014 - sbuffa Allegri -. Non si può subire un gol così, eravamo sei contro due. Peccato, avremmo dovuto gestire meglio il vantaggio sulla Roma. Questa serata ci serva da lezione». Per la Signora, un solo punto nelle ultime quattro trasferte tra Serie A e Champions. Urge un'immediata reazione: sabato a Empoli e soprattutto martedì contro l'Olympiacos.



Gasperini disegna un Genoa formato 3-5-2 con a centrocampo l'esordiente Madragora, 17 anni. Juve in formazione tipo, ma con Pirlo a riposo. Ritmi subito esasperati, più da Liga che da serie A non fosse per la scarsa qualità del gioco, complice l'orrendo terreno del Ferraris. Il Grifone è indemoniato, pressing alto e bava alla bocca, ma non impensierisce mai il cinquecentenario Buffon: «Il rinnovo di Gigi arriverà quanto prima - assicura Marotta -. Basta guardarsi negli occhi».



La Juve ci prova con Lichtsteiner (alto), Tevez (parato) e soprattutto Llorente (palo). Stesso copione nella ripresa: rossoblù aggressivi e bianconeri confusionari. Morata rileva un macchinoso Llorente, ma l'occasione più grande capita sui piedi... sbagliati, quelli di Ogbonna che, sul filo del fuorigioco, colpisce il secondo legno. Inutile l'assedio finale bianconero.

Dopo Consigli (Sassuolo) e Roberto (Olympiacos), questa volta la Signora rimbalza su Perin, monumentale su Morata. Gol sbagliato, gol subìto: così impone un antico detto del calcio.



LE PAGELLE (di Fabrizio Ponciroli)

BUFFON 5.5

Festa rovinata: nella notte delle 500 gare con la Juve, Antonini lo beffa nel recupero.

CHIELLINI 5.5

Svolge il compito senza sbavature ma è molto impreciso nei passaggi.

OGBONNA 6

Una disattenzione gli costa il giallo. Sfortunato, colpisce un clamoroso palo.

BONUCCI 6

Sicuro lì dietro, è pericoloso anche in avanti.

ASAMOAH 5

Perde troppi pallone e non cerca mai di affondare.

POGBA 6

Va a sprazzi ma è l'unico in grado di illuminare la scena.

MARCHISIO 5.5

Non trova la giusta posizione per prendere in mano il centrocampo.

VIDAL 5.5

Non incide come vorrebbe e potrebbe (34' st Pereyra ng).

LICHTSTEINER 5.5

Spinge poco anche per colpa dell'approccio aggressivo del Genoa.

LLORENTE 5

Un guizzo (palo) e poi tanti errori, anche in fase di appoggio (19' st Morata 6.5: giocate di qualità, una minaccia costante. Perin gli nega il gol).

TEVEZ 5.5

Prova a scuotere i compagni. Ci prova anche da fuori area ma l'impegno, notevole, non porta i frutti sperati. Pecca di precisione.

ALLEGRI 5.5

Sorpreso dal pressing rossoblù. Prova a ridisegnare la Juve in corsa ma il progetto resta incompiuto.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Ottobre 2014, 10:01

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