Crisi e stadi vuoti, la Serie A tra i poveri
d'Europa: unici proventi dai diritti televisivi

Crisi e stadi vuoti, la Serie A tra i poveri d'Europa: unici proventi dai diritti televisivi

di Romolo Buffoni
Il nostro è un pallone sgonfio rispetto a quello che rotola in Germania e Inghilterra. Lo dice il Report Calcio, lo studio della Figc sviluppato in collaborazione con Arel (Agenzia di Ricerche e Legislazione) e PwC (PricewaterhouseCoopers), giunto alla sesta edizione e relativo ai dati della stagione 2014/15, presentato ieri presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati a Montecitorio.

Dopo tre rialzi consecutivi diminuisce il valore della produzione, sceso a 2.625 milioni di euro (-3,7%), mentre aumentano i costi (+2,8%, 3,078 miliardi il massimo del quinquennio) e soprattutto la perdita netta passata da 317 a 536 milioni (+69,1%). Il tutto per un patrimonio netto quasi azzerato: -86,4%, da 273,4 a 37,2 milioni. Il “Football Spread” della serie A con la Bundesliga per il 2013/14, indicatore identico a quello usato per misurare la differenza dei titoli di Stato con quelli tedeschi, è a -189,9 in picchiata rispetto al -165,4 del 2010/11. «Gli indicatori esprimono la difficoltà dei club italiani a incrementare ricavi con canali alternativi», spiega Emanuele Grasso della PwC. Il 57% degli introiti arriva da diritti tv (in aumento) e plusvalenze (in calo) contro la media europea del 37%.

Nonostante un piccolo incremento, solo il 10% sono i proventi da stadio. «La parte del bicchiere mezzo pieno - ha commentato l’ex Premier Enrico Letta in veste di segretario Arel - è che vantiamo brand con grandi capacità attrattive. Ben vengano investimenti dall’estero veri, e sottolineo veri...». «Emerge la necessità di diminuire il numero dei club professionistici - ha detto il presidente Figc Carlo Tavecchio - mi farò portatore di questa istanza con le Leghe. Sugli stadi di proprietà è stallo: impensabile che le società possano far fronte da sole alle spese necessarie. Comunque il nostro è un settore che versa nelle casse del Fisco 1.052 milioni l’anno».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Maggio 2016, 09:59

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