Sui biglietti di Napoli-Real Madrid
​l'ombra della camorra

Sui biglietti di Napoli-Real Madrid l'ombra lunga della camorra

di Giuseppe Crimaldi
L’allarme era già scattato nei giorni scorsi, ma adesso - alla luce di alcuni nuovi segnali - torna di scottante attualità. Nell’indagine aperta dalla Procura di Napoli sui biglietti per la sfida Champions contro il Real Madrid in programma il 7 marzo al San Paolo spunta l’ombra lunga della camorra. La criminalità organizzata sarebbe dietro alla rete di bagarini che sono riusciti a impossessarsi di un altissimo numero di tagliandi, che ogni giorno si trasformano in oro, visti i sovrapprezzi di offerta.

Ricapitoliamo. Dal 2 gennaio la Società Sportiva Calcio Napoli ha messo in vendita i biglietti, specificando bene - sulla pagina ufficiale del club - che «è vietato il cambio utilizzatore»: significa, cioè, che ad ogni coppia di tagliandi acquistati deve corrispondere l’identità precisa di ogni singolo acquirente. Bene. Senonché i biglietti, appena aperti i canali ufficiali di vendita, vanno a ruba. E fin qui la cosa ci può stare. 

Accade tuttavia che dopo nemmeno ventiquattr’ore il tam tam dei bene informati, ma soprattutto su alcuni siti della Rete, inizia a diffondersi il passaparola: i biglietti per la partita dell’ottavo di finale di Champions vengono rivenduti. A prezzi ovviamente maggiorati. Quadruplicati quelli delle curve, triplicati quelli delle tribune. La Procura a quel punto, dietro la segnalazione di polizia, carabinieri e finanza, apre un’inchiesta conoscitiva, a carico di ignoti. Si muove anche la Siae, per verificare come sia possibile che migliaia di tagliandi siano spariti nel giro di poche ore e, soprattutto, in quali mani siano finiti.

Ora prende corpo il sospetto degli inquirenti: che dietro la grande razzìa dei titoli che danno diritto ad assistere al grande match di marzo tra Napoli e Real Madrid possa esserci una strutturata organizzazione criminale. Cioè la camorra. 

Non sarebbe la prima volta che accade. Dietro le «paranze» del bagarinaggio cittadino c’è sempre stato un gruppo mafioso di riferimento. Non esiste il fenomeno dei «cani sciolti»: e per permettersi di maneggiare i biglietti d’ingresso allo stadio bisogna comunque corrispondere una quota al clan. 
In passato le cosche che hanno fatto affari d’oro con il bagarinaggio erano quelle della zona occidentale e del centro storico. Oggi qualcosa è cambiato, e adesso appare molto più conveniente e soprattutto meno rischiosa la vendita online. Ma attenzione ad acquistare biglietti dagli sconosciuti. Perché se il nominativo stampigliato sul tagliando non corrisponde a quello della carta d’identità del «portatore», allo stadio non si entra. Massima cautela, dunque. Comprare biglietti attraverso canali non ufficiali può riservare brutte sorprese.
La criminalità organizzata si sta già fregando le mani. Fate voi due conti e immaginate quanto potrebbe rendere il business, alla luce del fatto che ormai restano solo ridotte riserve che - per di più - verranno messe in circolazione dal Napoli solo all’ultimo momento. Il prezzario ufficiale dei costi è il seguente: tribuna d’onore Euro 350 euro, tribuna Posillipo 250, 190 per la Nisida, i distinti costano 190 e la curva 70. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Gennaio 2017, 09:48

© RIPRODUZIONE RISERVATA