Mihajlovic tira su il Milan: "Abbiamo il dovere
di stare in alto. Vorrei vincere 1-0"

Mihajlovic tira su il Milan: "Abbiamo il dovere di stare in alto. Vorrei vincere 1-0"

di Redazione Sport
Vietato sbagliare. Contro il Napoli Sinisa Mihajlovic non vuole vedere lo stesso Milan di Genova. «Domani potremo fare bene. Andremo in campo per vincere». Atteggiamento col Genoa. «Io esco sempre a vedere il riscaldamento perché si capisce subito come sta la squadra. Ho visto che la squadra era un po’ moscia, l’ha notato anche lo staff. È successo, ma è una cosa che non deve più succedere. Sapevamo che sarebbe servita grande cattiveria, dovevamo vincere più duelli individuali, mentre nel primo tempo li abbiamo persi quasi tutti».



Difesa. «Ci sono stati tanti errori individuali e non di reparto. Finora abbiamo sempre gol, poi magari giochi contro il Napoli che ha un grandissimo attacco e non subisci gol. Il calcio è strano».



Gara. «Domani credo che possiamo fare bene, il Napoli troverà un Milan voglioso. Dobbiamo stare attenti, ma anche loro hanno dei punti deboli. Andremo in campo come sempre per vincere. A volte mi piacerebbe vincere 1-0».



Confronto. «Una grande squadra come il Milan ha il dovere di essere in alto e non il diritto di stare in alto. Dobbiamo meritarci i primi posti della classifica. A Genova non abbiamo affrontato la partita come dovevamo».



Preoccupazioni. «Dipende tutto da noi. Se noi giochiamo come abbiamo giocato contro l'Inter, o nel primo tempo di Udine o il secondo tempo di Genova, possiamo andare in Champions. Se giochiamo come nel secondo tempo di Udine o il primo tempo di Genova, non arriviamo nemmeno in Europa».



Problemi. «Se mi aspettavo di vedere nel Milan gli stessi problemi degli altri anni? Sì, ma speravo di sistemarli prima. Sono convinto che riuscirò a farlo. So che non è una cosa facile perché è una cosa mentale».



Sarri. «Maurizio è un amico e lo stimo molto anche se è arrivato tardi sui grandi palcoscenici. Ci siamo anche messaggiati dopo la partita con la Lazio. Sappiamo che è una squadra molto organizzata con un potenziale d'attacco tra i più forti d'Europa, ma anche loro hanno i loro punti deboli».



Napoli. «Dipenderà dalla personalità che avremo. Loro possono fare il pressing, ma se noi lo facciamo bene non dovremmo avere problemi. Poteva essere la mia squadra? Con il presidente De Laurentiis ci siamo incontrati in un paio di occasioni, ma in comune accordo abbiamo deciso di non lavorare assieme. Ma forse è stato meglio così per lui».



Errori. «Dove ho sbagliato? Pensando a quello che è successo, a posteriori potevo fare qualche scelta diversa, ma questo posso saperlo solo dopo. Non penso di aver fatto sbagli clamorosi, sono molto onesto ed esigente con me stesso. Mi faccio seghe mentali prima di prendere una decisione. Se me lo chiedi prima della partita io sono sempre convinto delle mie scelte, poi possono rivelarsi sbagliate».



Balotelli. «Abbiamo ancora tempo per valutarlo. Se sta come adesso, può andare in panchina».



Rapporto con Berlusconi. Ho un buon rapporto con lui e c’è sempre un confronto costruttivo. Capisco che il presidente vuole certe cose. Cerco di accontentarlo da una parte, ma anche di spiegargli se la vedo diversamente».
Ultimo aggiornamento: Sabato 3 Ottobre 2015, 15:22