Magico Totti, la Roma torna da Manchester
con un punto: col City finisce 1-1 -Foto

Magico Totti, Roma a testa alta: 1-1 col City

di Francesco Balzani
ROMA – La missione non era poi cos impossibile. La Roma a Manchester ha strappato un pareggio che profuma di vittoria. Perch arrivato su uno dei campi pi difficili d'Europa, giocando a testa alta, dominando per larghi tratti e sfiorando pi volte il vantaggio. Profuma di vittoria perch porta la Roma a pi tre sui Citizens in un girone d'acciaio e, soprattutto, perch aggiunge un nuovo capitolo-Totti ai libri di storia del calcio.





Il capitano, stuzzicato dagli inglesi in mattinata, ha segnato la sua prima rete inglese ed è diventato il bomber più longevo della Champions (38 anni e 3 giorni) superando un idolo di Manchester (parte United) come Giggs. «Non pensavo al record, pensavo ai tre punti della Roma - si è schernito il capitano a fine partita - I record passano in secondo piano. Le azioni più nitide sono state nostre, ci va stretto il pareggio. Siamo andati in svantaggio per sfortuna e abbiamo reagito da grande squadra contro dei campioni. Noi vogliamo passare il girone».







Ha la stessa, a questo punto legittima, ambizione anche Garcia ancora imbattuto in questa stagione: «Una serata fantastica. Sono fiero dei miei giocatori, ma mi fidavo di loro. Abbiamo avuto le occasioni più importanti e nel finale, come previsto visto che da settimane giocano sempre gli stessi, abbiamo saputo soffrire. Sono veramente soddisfatto di questa Roma che ha giocato con grande personalità. Sapevamo di poter dire la nostra anche se molti ci davano per spacciati. Cole poi è stato strepitoso, l'aria inglese lo ha aiutato».

E fa bene il francese ad essere soddisfatto. Dopo lo svantaggio (rigore di Aguero causato da Maicon al 4'), la Roma ha disputato un'ora di gran gioco: prima la traversa dello stesso brasiliano, poi il gioiello di Totti.





IL RESOCONTO DELLA PARTITA



Nella ripresa la Roma ha sfiorato l'1-2 in almeno 3 occasioni prima del finale in cui è salito il City che ha cercato di sfruttare la stanchezza di una Roma falcidiata da 8 assenze ma che ha tenuto botta fino alla fine davanti a 1500 tifosi e al presidente Pallotta. «Ci mancavano tanti giocatori, ma sappiamo quanto siamo forti, abbiamo giocato il nostro calcio e meritavamo di più», ha ribadito Pjanic che insieme a Keita e Nainggolan ha affrontato senza paura il centrocampo stellare del City. Saranno di nuovo loro tre domenica a scendere in campo con la Juve. Contro i bianconeri, infatti, Garcia sarà ancora in emergenza e quasi sicuramente dovrà fare a meno di Castan (debilitato dalla cura antibiotica), De Rossi e Astori. In dubbio De Sanctis che ieri ha dato forfait a un'ora dal fischio d'inizio per un problema muscolare.



LE PAGELLE (di Fabio Maccheroni)

SKORUPSKI 7

Non si abbatte dopo il rigore. Ha personalità e trasmette sicurezza. Insomma la Roma senza De Sanctis quest'anno non gioca «a portiere volante».

MAICON 6,5

Subito in difficoltà nel recupero su Aguero, netto il rigore, ma si dimentica in fretta della frittata e fa paura al City. Colpisce una traversa 2' dopo con il solito diagonale che è un po' il suo biglietto da visita e si offre sempre sulla fascia (43' st Torosidis ng).

MANOLAS 7

Perfetto negli anticipi, adesso non si dirà che di fronte aveva Pincopallo. Il fallo di mano? Poteva essere rigore, ma involontario.

YANGA-MBIWA 7

Con Dzeko fa fatica, ma lotta, cerca l'anticipo anche a costo di commettere fallo e gli lascia sempre poco spazio. Nella ripresa salva su Fernandinho a un passo da Skorupski con la freddezza del veterano e l'energia dei vent'anni.

COLE 6,5

Ritorna in Inghilterra e mette in campo tutta la sua esperienza. Bene anche quando resta ultimo uomo.

NAINGGOLAN 6,5

Lascia a Roma la stanchezza mostrata col Verona. Vola da una parte all'altra del campo ed è lucidissimo nell'assist a Totti. Cala alla distanza, ma non fosse così significherebbe che prende le noccioline di SuperPippo.

KEITA 7,5

Ecco l'uomo che mancava l'anno scorso alla Roma. Il Pizzardone è sempre al posto giusto a smistare il traffico.

PJANIC 7

Nelle partite che contano i purosangue dominano la scena. Ormai di spessore internazionale. Classe e sudore. Un paio di conclusioni importanti.

FLORENZI 6,5

Non poteva restare in panca. Un paio di colpi di tacco arditi, ma difende con rabbia, pressa e consente una copertura importante, aiuta molto Cole (38' st Cholevas ng).

TOTTI 8

Altro record, altro ciuccio, altro tocco magico (che spettacolo!). Il «vecchio» non molla un pallone, aiuta a centrocampo ed è sempre lui a cambiare ritmo, a regalare imprevedibilità all'attacco della Roma. Giusto risparmiargli 20' in vista della Juve, match che non conta meno di questo (27' st Iturbe ng: non delude. Prima o poi al posto di Gervinho?).

GERVINHO 6

Un'ottima conclusione allo scadere del primo tempo in cui si divora Demichelis. Ma anche qualche «gervinata».

GARCIA 8

Quanti giocatori ha fuori? Ma dentro al campo mette sempre una grande squadra. Grande perché, al di là del risultato, gioca con la mentalità da grande. Dopo 3'27” la Roma subisce un rigore, lo svantaggio e un minuto dopo si prende il campo. Si può pretendere di più?
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Ottobre 2014, 10:27

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