Buffon avverte: "Non temiamo Barça e Napoli". Pjaca out fino a ottobre

Buffon avverte: "Non temiamo Barça e Napoli". Pjaca out fino a ottobre

di Timothy Ormezzano
Aprile non è periodo di dolce dormire, per chi insegue il triplete. «Adesso sì, ci giochiamo tanto». Gigi Buffon chiede alla Signora di non mollare sul più bello, in un mese che dovrà consegnarle la finale di Coppa Italia, le semifinali di Champions League e un’altra fetta di uno scudetto già ipotecato. «Abbiamo lavorato tanto per arrivare a questo punto della stagione in questa condizione. Vogliamo essere protagonisti».

Dietro l’angolo il doppio confronto con il Napoli, domenica in campionato e mercoledì in coppa: «Ci aspettano un’accoglienza molto calorosa e un avversario davvero temibile. Mi auguro che tutto sia gestito nel modo più consono, compreso il post partita, senza perderci in questioni misere e piccole che non fanno bene a nessuno». All’orizzonte, invece, il Barcellona: «Siamo stati bravi e fortunati a guadagnarci queste due sfide. C’è la speranza di poter battagliare fino alla fine». Il numero uno dei numeri uno seppellisce con una risata chi alimenta i soliti sospetti anti-juventini: «Le polemiche sui rientri anticipati dei nostri nazionali non mi fanno alcun effetto. Non è la prima volta che sentiamo certe cose, diciamo che manca un po’ di fantasia».

Buffon commenta anche il caso-Barzagli in un modo che farà probabilmente discutere: «Andrea non ha lasciato il ritiro della Nazionale perché si era rotto tibia e perone, ma per problemi suoi. Se è andato a cena fuori, allora ha fatto bene». Il capitano della Juventus sposa infine la linea presidenziale in merito alle presunte infiltrazioni malavitose tra gli ultrà bianconeri: «Le risposte di Agnelli sono state esaurienti. I tifosi fanno parte della società civile: se possono andare allo stadio, allora sono cittadini come tutti gli altri». Prosegue intanto l’adunata bianconera. Oggi Buffon, Bonucci e Rugani si uniranno a un gruppo che soltanto domani, a 48 ore dal big match del San Paolo, ritroverà anche i sudamericani Rincon, Cuadrado e Dybala, quest’ultimo recuperato e riposato non avendo giocato contro Cile e Bolivia.

PJACA OUT FINO A OTTOBRE Le pessime sensazioni a caldo erano purtroppo azzeccate: Marko Pjaca sarà fuori uso per 6-8 mesi. Uscito in barella al 65’ di Estonia-Croazia, il bianconero ha riportato un infortunio-shock: rottura del crociato anteriore destro, parziale lesione del menisco e lesione del legamento collaterale. Galeotto il campo di patate dello stadio di Tallin, «un terreno criminale» a detta dell’interista Perisic. La Nazionale porta sfortuna a Pjaca, già costretto a tre mesi di stop a fine 2016 per la rottura del perone. Tra oggi e domani il ragazzo rientrerà a Vinovo per sottoporsi a nuovi accertamenti prima dell’intervento chirurgico. «Tornerai alla grande per dimostrare il tuo talento», è il tweet di Marchisio, collega di sventure. «Questo incidente non fermerà la tua carriera». Si associa Max Allegri, privo di alternative ai titolarissimi (Kean ha una caviglia ko) e con un rebus tattico da risolvere: avanti con il 4-2-3-1, adattando Dani Alves e Alex Sandro nel ruolo di esterni offensivi, oppure indietro al 4-3-3 o 4-3-1-2? 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Marzo 2017, 08:47

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