Il Sassuolo reagisce subito con Biondini e una scivolata alta di poco, ma è la squadra di casa ad imporsi, con un gioco immediato e armonico, arricchito da veloci uno-due, folate di qualità di Krejci e dello stesso Verdi, abile nel materializzarsi su più fronti, una formula che non dà punti di riferimento e porta a costruire occasioni. Krejci al 12' arriva in ritardo su un cross basso per una frazione di secondo; le lancette fanno un giro e la traversa neroverde trema, colpita da Torosidis che aveva raccolto una respinta del portiere ancora su Krejci; poco dopo è la faccia di Peluso ad opporsi alla conclusione ravvicinata di Floccari; nel giro di un quarto d'ora prima del riposo il Bologna gonfia la rete altre due volte, con Krejci e Floccari, ma in entrambi i casi l'arbitro annulla per fuorigioco, segnalazioni apparse corrette. Il Dall'Ara comunque applaude alla squadra e a Ezio Pascutti, campione del passato ricoverato in ospedale. Di Francesco decide allora di giocarsi tutto, con Politano per Sensi, di fatto un 4-2-4, per alzare baricentro e intensità. Ma se gli ospiti aumentano la spinta, sono ancora i padroni di casa ad arrivare con più facilità in area e a metà della ripresa impegnano due volte Consigli, prima con Dzemaili, poi con Floccari. È ancora Krejci a sbagliare l'occasione più ghiotta, al 37' servito da Sadiq, spara fuori davanti al portiere. La 'nemesì, genere letterario calcistico, non si fa attendere: nell'unica indecisione di Maietta e Helander, al 40', si infila Matri, appena entrato, ma pronto a superare Da Costa in uscita con un tocco dolce e sufficiente a gelare lo stadio.
Giusto il tempo per Di Francesco di veder entrare il figlio Federico nelle fila avversarie, e di godersi un punto conquistato.
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Ultimo aggiornamento: Domenica 23 Ottobre 2016, 20:41
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