Berlusconi: "Donnarumma resta al Milan,
no a Di Francesco. Per il futuro ho due piani"
di Luca Uccello
Per farlo indica due strade: «Due soluzioni: costruire un gruppo internazionale (con Mr Bee come socio di minoranza?, ndr) sfidando i ricchissimi club esteri con proprietari petrolieri, oppure puntare su una squadra tutta italiana (il progetto ItalMilan, ndr), con molti giocatori che vengano fuori dal nostro vivaio. Questa seconda strada mi piace molto: speriamo di fare la scelta giusta, naturalmente con un gioco applicato, divertente». Poi Berlusconi analizza il delicato tema allenatore con il futuro di Sinisa Mihajlovic che resta pesantemente in bilico. «Vediamo come finirà la stagione poi decideremo cosa fare».
Un passo indietro per il serbo al quale forse nemmeno la coppa Italia potrebbe salvarlo dall’addio al Milan. Naturalmente Mihajlovic non si scompone e a Sky racconta che queste «sono pressioni che a me piacciono e io riesco a dare il meglio di me quando ci sono pressioni, perché per me il calcio è importante, ma è pur sempre un gioco, non è la vita».
Ma con grande sorpresa il numero uno rossonero allontana due soluzioni che sembravano quelle ideali per la panchina rossonera. «Di Francesco o Conte sulla nostra panchina? Non credo possano essere i nomi giusti, anche se Conte è un ottimo allenatore e ha fatto bene alla Juventus. Ma in questo momento non posso dire una parola definitiva perchè siamo nel mezzo di una situazione decisionale».
L’unica certezza è sul futuro di Gianluigi Donnarumma, il portierino d’oro ambito dai grandi club di mezza Europa: «Non si vende. Sarà il portiere del Milan per i prossimi quindici anni». Ma tornando al rebus panchina, escluso il profilo di Eusebio Di Francesco del Sassuolo, per la panchina si scalda Christian Brocchi? Dovesse prevalere l’ipotesi di un Milan giovane e italiano, lui sarebbe forse il profilo ideale
Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Aprile 2016, 08:44
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