A prescindere dal risultato, che rimette in corsa la squadra di Bauza, sorprende il timore con il quale giocano Messi e compagni: contratti, cinici e perditempo. L’immagine che ha fatto “infuriare” gli argentini è quella del portiere Romero che chiede al raccattapalle di restituire il pallone con calma, perché l’1-0 è troppo stretto per giocarsela a viso aperto. "Un affronto alla grandezza della nostra nazionale", dicono tanti tifosi sui social. Il match lo risolve Messi dal dischetto, trasformando un penalty assegnato per presunto fallo di Fuenzalida su Di Maria. Una parvenza di gioco passa sempre e comunque dai piedi di Messi. I numeri dicono tutto sulla sua necessaria presenza in albiceleste: con lui in campo, l’Argentina ha conquistato 15 punti su 18 possibili (83%); senza di lui solo 7 su 21 (33%). Lucas Alario sarà convocato per prendere il posto di Higuain squalificato contro la Bolivia. Riposo forzato dalle ammonizioni anche per Mascherano, Otamendi e il laziiale Biglia.
Il romanista Alisson, invece, è stato suo malgrado protagonista della prima rete fra Uruguay e Brasile. Marcelo effettua un retro-passaggio sbagliato per il portiere giallorosso e Cavani si inserisce procurandosi un fallo da rigore. L’ex Napoli trasforma, spiazzando un Alisson non molto reattivo, e porta in vantaggio la Celeste. Dopodiché è solo Brasile: Neymar e Paulinho salgono in cattedra. Il primo dispensa giocate e un golaço in pallonetto morbido, mentre il secondo blinda il risultato con una tripletta che fa sorridere Tite. Una vittoria sul Paraguay, abbinata alle frenate di Ecuador e Cile, potrebbe garantire la qualificazione già la prossima settimana. Fra Venezuela e Perù finisce 2-2 e la Vinotinto abbandona matematicamente il sogno di qualificarsi a una Coppa del Mondo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Marzo 2017, 09:22
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