Il Real Madrid esonera Ancelotti, Perez:
"La squadra ha bisogno di impulsi nuovi"

Il Real Madrid esonera Ancelotti, Perez: "La squadra ha bisogno di impulsi nuovi"

di Luca Uccello
MILANO - Carlo Ancelotti non è più l'allenatore del Real Madrid, ma non sarà nemmeno l'allenatore del Milan. Ieri il patron madridista Florentino Perez lo ha esonerato, nonostante la Decima. «Era il momento di dare una scossa alla squadra per raggiungere nuovi trofei. Sono stato con Carlo prima di venire qui, posso solo dire che è un signore. Il nuovo allenatore si conoscerà la prossima settimana, sarebbe molto bello che il nuovo allenatore fosse castigliano, parlasse castigliano», le sue parole dopo il direttivo. I segnali di affetto di Modric, Casillas e soprattutto di Cristiano Ronaldo per Carlo non sono bastati «ma sono giusti, non mi hanno infastidito», rivela Perez.





In mattinata Adriano Galliani era volata a Madrid per far compere. «Carlo fa parte della storia del Milan, ha vinto due Champions come allenatore e altre due come giocatore». Galliani ha ammesso incontri «pure con qualche dirigente dell'Atletico. Mandzukic? Mi piace molto, sì».



Ma prima la cena con Carletto e l'intermediario Ernesto Bronzetti. «Fino a quanto rimarrò? Sarebbe bello restare per tutta l'estate. Un po' a Ibiza, un po' a Formentera, un po' a Siviglia... Per Emery? Siviglia non va bene, andiamo a Valencia (ride, ndr)». Meglio andare a Firenze da Vincenzo Montella. Nel pomeriggio si era sparsa la voce che l'ad rossonero avesse varcato la porta di casa Atletico per confermare l'intenzione di tenersi Alessio Cerci e soprattutto avanzare una prima offerta per Mario Mandzukic. Ma l'appuntamento è oggi. Se la richiesta dei colchoneros dovesse essere proibitiva, Casa Milan sarebbe pronta a puntare su Jackson Martinez del Porto, altro obiettivo dichiarato.



E la cena? A tavola all'hotel Wellington con Carlo e la moglie si è fatto un tentativo di convincerlo a tornare a Milano con un progetto tecnico importante e investimenti. Ma la risposta è stata la stessa, “no grazie”. Parole già ripetute in un'intervista al “Il Giornale”: «Mi devo operare alla cervicale per via di una stenosi. E non so francamente quanto tempo dovrò stare fisicamente fermo, per la fase post-operatoria e per la successiva rieducazione. Mi riposerò nella mia casa in Canada. Galliani? Un piacere averlo ospite a cena, ma non posso cambiare programma. Il dado è tratto». Intanto Pippo Inzaghi continua a sperare.
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Maggio 2015, 12:18