Olimpia Milano, flop nel derby: umiliata
da Cantù, si salva solo Samuels

Olimpia Milano, flop nel derby: umiliata ​da Cantù, si salva solo Samuels

di Fabrizio Ponciroli
DESIO - Di tutto e di più. Un derby incandescente, duro e spettacolare. Milano cade (dopo 20 vittorie di fila), lasciando il proscenio ad una Cantù forse mai tanto battagliera (83-64 il finale). Più che World Peace (13 punti), sono Gentile (Stefano) e Johnson-Odom a sbriciolare le certezze di un'Olimpia troppo remissiva.





Brooks assente, Gentile (Alessandro) spento, di Kleiza meglio non parlarne. Banchi deve rinunciare ad Hackett (problema muscolare), niente Metta World Peace nei primi cinque di casa. Intensità esasperata e pubblico protagonista (gara interrotta per lancio, festoso, di carta igienica e stelle filanti sul parquet). Cantù ci tiene da morire a portare a casa la vittoria, anche per questioni di classifica, ossia per agguantare i play-off. Inizio terrificante della squadra di Sacripanti che sorprende un'Olimpia assonnata e tradita dai suoi uomini cardine. Solo Samuels fa il suo dovere. All'intervallo Milano è sotto (43-37).



Cantù continua ad attaccare a testa bassa, mettendo in campo una fisicità strabiliante. Nervi tesi da una parte e dall'altra (fioccano i tecnici). Sospinta dal suo pubblico, Cantù riscappa a +10, per la disperazione di un Banchi incredulo.

Milano si affida al solo talento per rimettersi in carreggiata ma Cantù è in trance agonistica. Una tripla di Metta spegne definitivamente la flebile luce vitale dei biancorossi. Cantù festeggia, Milano è caduta. Metta l'aveva detto: «Mi piace battere i migliori». Detto, fatto.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Aprile 2015, 11:47
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