Il basket tricolore riscopre i suoi
talenti: la serie A è più italiana

Il basket tricolore riscopre i suoi ​talenti: la serie A è più italiana

di Fabrizio Fabbri
ROMA - Quello passato, per il basket italiano, non è stato un week-end qualunque, ma certamente molto tricolore. Sergio Caputo, che aveva cantato il ”sabato italiano”, poco c'entra: i veri protagonisti sono stati i cestisti di casa nostra, i tanto bistrattati indigeni, quelli che sembrano merce rara.





Ad aprire i giochi, in una gara di rara intensità, ci aveva pensato la pattuglia italiana di Reggio Emilia. Società in controtendenza che si è permessa il lusso di aprire la gara di Varese, vinta poi dopo una maratona di tre supplementari, con quattro italiani in quintetto: Cinciarini, Della Valle, Cervi e Mussini, questi ultimi due prodotti del vivaio biancorosso. Il giorno dopo è stata, ancora in serie A, la volta di Fontecchio, Imbrò e Mazzola con Bologna, Pascolo e Spanghero con Trento e poi Davide Moretti con Pistoia. E dalla Lega Gold è arrivata la prima vittoria stagionale del laboratorio Veroli dove la Stella Azzurra Roma ha trasferito il talento di ragazzi come La Torre, Grande e Savodelli.



«Mi viene da ridere - dice il coach di Veroli, ma anima della Stella Azzurra, Germano D'Arcangeli - quando sento dire che in Italia non produciamo più talenti. Ce ne sono, basta solo avere il coraggio di farli giocare». Sul primo successo di Veroli, dove un grosso peso ha avuto anche la prova dell'americano Legion, D'Arcangeli da la sua lettura. «La cosa più bella è la credibilità che partita dopo partita i "ragazzini" si sono costruiti. Gli arbitri li hanno trattati da giocatori veri e non da lattanti».



Chi sulla filosofia autarchica sta costruendo le proprie fortune è certamente Reggio Emilia. «Sono anni ormai - dice Andrea Menozzi, responsabile del settore giovanile della Grissin Bon - che cavalchiamo questa scelta. Penso a Gigli, Melli, ai ragazzi di oggi. Ma questo tipo di scelta presuppone un impegno societario a lunga scadenza. Chi va avanti a tentoni, non ha forza e risorse da investire sui giovani italiani».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Ottobre 2014, 15:25
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