Pantani, l'ombra della camorra sul Giro '99.
"A farlo squalificare sono stati i clan"
Sul caso spunta l'ombra della Camorra, la chiave del caso sembra stia nelle parole di Vallanzasca che ha raccontato di un uomo che si avvicinò a lui in carcere dicendogli: «Non so come, ma il pelatino non finisce la gara».
Dopo l'esclusione di Pantani lo stesso ergastolano avrebbe aggiunto: «Hai sentito? Il pelatino è stato fatto fuori, squalificato». Le testimonianze sono state raccolte da Vallanzasca nella sua biografia. Il boss fu interrogato sul presunto scambio di provette in cui Pantani sarebbe stato la parte lesa per finire poi indagato per frode sportiva, reato che non poteva essere ancora contestato perché era diventato tale solo nel 2000.
Pantani sarebbe stato messo nelle condizioni di essere squalificato senza aver mai assunto sostanze dopanti. Il suo ematocrito risultò a 51,9, quasi due punti sopra il limite massimo di 50. Oggi su SportMediaset, Roberto Pregnolato, il suo massaggiatore, ha rivelato che la sera prima l'ematocrito era a 48, due punti sotto il livello consentito.
Molte sono state anche le minacce ricevite da Pantani nei giorni successivi allo scandalo per doping.
Anche se non si ha la certezza che la morte sia legata alle minacce di morte ricevute il dubbio che la morte non sia avvenuta a seguito della sua dipendenza dalla cocaina resta e si indaga, appunto, sul suo omicidio.
Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Ottobre 2014, 15:13
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