Nuoto, il tecnico Max Di Mito cerca a Riccione la nuova Pellegrini: «Il talento non basta, servono lavoro e allenatori preparati»

Nuoto, il tecnico Max Di Mito cerca a Riccione la nuova Pellegrini: «Il talento non basta, servono lavoro e allenatori preparati»
Dallo Stadio del Nuoto di Riccione ai Giochi olimpici di Rio, questa volta solo con il pensiero, anzi, con il cuore, per seguire le stelle che ha scoperto e lanciato sulla vetta del mondo, a cominciare da Federica Pellegrini e Alice Mizzau.

E' dalla riviera romagnola che il tecnico Max Di Mito, neo direttore tecnico della squadra agonistica della Polisportiva Riccione dopo aver plasmato per tanti anni la nazionale di San Marino, farà il tifo per la squadra azzurra in Brasile. Nella sua lunga carriera Di Mito, 51 anni, modenese, ha allenato con successo Federica Pellegrini, ma anche Alice Nesti e l’altra olimpionica Alice Mizzau, non sarà facile trovare a Riccione altri talenti di questo calibro.


 
 

“Intanto aspetto con grande passione i Giochi e sono fiducioso: tutte e tre quelle ragazze sono state finaliste alle Olimpiadi di Londra 2012, nella staffetta 4x200sl. Alice e Federica sono vice-campionesse del mondo nella stessa staffetta. Medaglia, quella d'argento, vinta lo scorso anno ai Mondiali di Kazan. Per le stelle delle nuove generazioni è difficile riassumere in poche parole le caratteristiche dalle quali un nuotatore di alto livello non può prescindere. Sicuramente c'è una componente genetica, poi bisogna avere la fortuna di incontrare i tecnici preparati, a cominciare da quelli che accolgono i bambini per il primo approccio al nuoto".

Già prima di vedere tanti anni fa notare a Mestre il futuro di una bambina come Federica Pellegrini, Di Mito aveva compreso “che il talento non è solo circoscritto a peculiarità fisiche e fisiologiche, ma comprende caratteristiche mentali e caratteriali. Anche queste vanno guidate e valorizzate” e che un solo allenatore che si occupa di tutto non basta più: “Un atleta deve avere a disposizione una equipe di lavoro, coordinata dall'head coach: quindi mental coach, medico, fisiologo e fisioterapisti. Tutto questo è ciò che noi stiamo progressivamente organizzando all'interno della Polisportiva con l'obiettivo di ricreare una squadra di vertice ne prossimo quadriennio olimpico”.

Il progetto di rilancio di Riccione è applicabile anche ad altre realtà, fermo restando che le strutture romagnole in Italia sono seconde solo a quelle romane del Foro Italico? “La scuola nuoto è la chiave di volta per costruire una squadra di buone qualità. La squadra è una galassia che ruota attorno all'head coach, dalla scuola nuoto per i più piccoli all'agonistica. Quando i ragazzi arrivano ad allenarsi nella prima squadra, devono tutti aver avuto la stessa formazione e gli stessi istruttori devono potersi sentire protagonisti di un risultato di altissimo livello ottenuto da un atleta nato e cresciuto nella Polisportiva”.

Nelle piscine di Riccione è cresciuto anche il dorsista Simone Sabbioni e sono passati in quelle corsie tutti gli atleti destinati a Rio. “Nonostante il nostro stadio del nuoto sia un fiore all'occhiello per la Fin, stiamo lavorando per migliorarlo sempre di più. È in fase di ammodernamento e completa ristrutturazione tutta l'area dedicata alla preparazione a secco degli atleti, e questo ci renderà ancora più appetibili per le squadre che vorranno passare dei periodi di allenamento presso le nostre strutture.
Un altro dei grandi vantaggi dello nostro stadio del nuoto è quello di essere situato non in una grande città, dove i tempi di spostamento diventano inevitabilmente lunghissimi, ma in una piccola cittadina, all'interno della quale con qualche minuto di bicicletta è possibile raggiungere ogni struttura alberghiera. Più di quanto sia accaduto fino ad oggi, è nostra intenzione per il futuro essere sede collegiale anche per federazioni e squadre straniere. È questo potrà essere un altro motivo di confronto e crescita per i nostri ragazzi, ma anche per i nostri tecnici”.

Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Luglio 2016, 21:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA