Morto Jonah Lomu, leggenda del rugby:
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Morto Jonah Lomu, leggenda degli All Blacks: aveva 40 anni, era malato da tempo

di Marco Lobasso
ROMA - Come Maradona. La sua meta più famosa fu contro l'Inghilterra, come il gol da centrocampo di Diego ai Mondiali dell'86. Jonah Molu se ne va a 40 anni, stroncato da un problema cardiaco legato alla malattia ai reni che lo indeboliva da anni (subì un trapianto nel 2004). E' stato il più grande giocatore di rugby di tutti i tempi, comunque il più famoso. Talmente grande che Diego Armando Maradona lo celebra chiamandolo ”maestro”, sulla sua pagina di Facebook.











Addio Lomu. Sul web lo salutano in mille modi. Uno su tutti: «Se ne va il primo treno merci bipede della storia». Era diventato famoso perché rappresentava l'inarrestabile, la roccia che non abbatti mai, che va in meta con gli avversati aggrappati alle caviglie e portati a spasso, come non avessero peso, nè forza. Lomu impersonava la haka della sua Nuova Zelanda (i suoi genitori erano originari di Tonga), che quando danzava in prima fila sui prati degli stadi del mondo era uno spettacolo unico: sguardo fiero, potenza, mimica.



Lomu era l'All Black per eccellenza, il fuoriclasse dei record (primato di mete in Coppa del mondo, 15, e il più giovane atleta di sempre nella sua nazionale). Grande (196 cm), grosso (120 kg), pure veloce (a vent'anni correva i 100 metri in 10”8). Aggressivo, devastante e onesto. E anche simpatico. Lo chiamavano ancora in tanti spot pubblicitari in tv. Rappresentava forza e bravura. A 20 anni aveva sfiorato il titolo mondiale con gli All Blacks. Perse quella famosa finale in casa del Sud Africa nel 1995, così ben celebrata poi nel film di successo Invictus, dedicato a Nelson Mandela, che era spettatore in quella partita storica. Nel film il personaggio di Lomu fu interpretato da Isaac Feau'nati. In quel periodo è nato il mito Lomu (63 partite e 37 mete negli All Blacks). Grazie anche all'incredibile meta all'Inghilterra, sempre in quel Mondiale '95: Lomu vola, provano a placcarlo in tanti, uno addirittura gli cade dinnanzi; lui lo calpesta e continua, fino al tuffo e alla meta dei sogni. Come il gol di Maradona agli inglesi nel'86. Un uomo contro tutti, in gol o in meta, sempre vincente.



Sul web lo celebra tutto lo sport mondiale, con i campioni azzurri della palla ovale, Parisse, Castrogiovanni, Lo Cicero in primo piano. Nell'ottobre scorso Lomu aveva danzato la sua ultima haka, in Inghilterra, per festeggiare i Mondiali in corso. Aveva twittato il suo dolore per la strage di Parigi. Nonostante la sua malattia, nessuno pensava alla sua morte, a soli 40 anni.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Novembre 2015, 08:43
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