Fabrizio Donato, star dell'atletica a Leggo:
"A 38 anni cerco il salto perfetto" -Foto/Video

Fabrizio Donato, star dell'atletica ospite di Leggo: "A 38 anni cerco ancora il salto perfetto"

di Marco Lobasso
L'uomo dei salti e dei sogni Direttore per un giorno a Leggo. Fabrizio Donato, il triplista due volte campione d'Europa e bronzo a Londra 2012 (unica medaglia azzurra nell'atletica leggera) rilancia la sua sfida personale al tempo che passa e ai campioni più giovani che lo sfidano. A 38 anni non ha ancora smesso di sognare.









«Cerco il salto perfetto, quello che vale una vita. Non l'ho ancora trovato. Lo cercherò anche nel 2015 e almeno fino ai Giochi Olimpici di Rio 2016». Le carte sono in tavola: il vice-capitano della nazionale italiana e bandiera del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle non mette limiti. Lui è tipo da aver saltato 17 metri e 73 cm in carriera. Misura stratosferica, non lontano dai 18 metri del Paradiso in terra. «Ma io voglio di più. Non mi fermo. Mi allenerò duro, sperando che gli infortuni non mi perseguitino».



Quest'anno gli Europei indoor a marzo a Praga, poi gli attesissimi mondiali in agosto a Pechino.

«Spero sia un 2015 sullo stesso livello degli anni dei miei trionfi, come nel 2009, nel 2011, nel 2012. Ma anche nelle ultime stagioni ho fatto risultati per me importanti, anche senza punte nelle misure. Sento di non aver realizzato ancora tutto quello che avevo dentro. Non li sento i miei 38 anni».











Da Latina con amore, tifoso della Roma, marito e padre di una splendida bimba, Donato è l'emblema dell'Italia dell'atletica che pur in crisi di risultati non vuole cedere. Anzi.

«La concorrenza mondiale in questo sport è pazzesca. Ma io sono certo che da noi possono nascere ancora tanti grandi atleti. Ai ragazzi dico: non abbiate paura di misurarvi a livello internazionale. Siamo l'Italia, sono gli altri che devono avere paura di noi».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Dicembre 2014, 19:40
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